Donne e armagnac
Se fosse sufficiente verificare l’importanza del loro ruolo nella produzione dell’armagnac attraverso le mie brevi note, si vedrà che, se non numericamente preponderanti (sono il 20% del totale), certo sono ben rappresentate.
Basta scorrere il sito www.armagnacaufeminin.com per averne conferma: vedrete comparire i loro nomi con i relativi domaines; sono fra i più importanti e rappresentativi della Guascogna.
Bisogna leggere il loro manifesto per capire lo spirito che unisce queste signore.
-L’armagnac è una stupefacente miscela di forza e di dolcezza; delicatezza e sensibilità, autenticità e passione sono la firma di quest’acquavite che, diversamente da quasi tutte le altre, rivela il suo carattere femminile-.
Descrizione perfetta, da condividere assolutamente.
Con la doverosa precisazione che si parla in questo caso della produzione di bas-armagnac, scelta che accomuna Florence Castarède, Françoise Dartigalongue, Nadège Fontan, Carole Garreau, Maité Dubuc Grassa, Claire de Montesquiou, Colette Remazeilles e Marie-Noël de Saint-Pastou.
Non ho avuto il piacere di conoscerle tutte, quindi rischio di generalizzare, ma rilevo che le accomuna un’incredibile grinta professionale. Molto al “feminin”.
Senza scordare la Signora Corinne Lacoste del Domaine de Laubesse che ha assunto nel 2013 la carica di presidente del B.N.I.A.
Aggiungo le innumerevoli vedove che si sono sobbarcate l’impegno di produrre e commercializzare l’armagnac.